Suonerà strano, irriverente o divertente, ma fondamentalmente è stato questo il succo del mio intervento in consiglio comunale contro il divieto proposto dal sindaco, avvallato da molti voti favorevoli di centrosinistra e centrodestra, di consumare bevande alcoliche dopo la mezzanotte.
Ho ricordato al consiglio che a mezzanotte c’è sì chi va a dormire, ma c’è anche chi finisce o ha finito di lavorare da poco. Penso a camerieri e ferrovieri, vigili e operai, ma penso anche a tutti quegli sportivi che, di rientro da lunghe trasferte, vorrebbero festeggiare una vittoria. Penso poi ancora a quelle giovani coppie che con i propri amici organizzano adii ai celibati o nubilati, per non parlare dei lunghi brindisi di matrimoni e di tutte le giornate e serate speciali e uniche per la vita dei cittadini.
Il problema di fondo non è la somministrazione o il consumo di alcool. Il problema è che viviamo in una società, quella moderna, in cui manca educazione, rispetto e cultura.
Anche cultura del bere.
Ancor prima di leggi o multe da applicare, servono regole da insegnare.
Oltre a noi 3 consiglieri di CasaPound, hanno votato contro la delibera i consiglieri Marco Caruso di Unitalia, Benussi e Sigismondi di FI, il Movimento 5Stelle (oggi3), e qualche consigliere di maggioranza che, dal centrosinistra ai Verdi, passando per Nicole Mastella, hanno trovato il coraggio di esprimere un voto negativo alla proposta del loro Sindaco.
SVP e Lega hanno invece votato compatti favorevoli alla proposta. Lo stesso per il centrodestra al quale Caramaschi ha approvato due documenti voto, e il PD. Anche se a dover di cronaca bisogna annotare un fuggi-fuggi di consiglieri e assessori di maggioranza (Gennaccaro), usciti in anticipo dal municipio per non prendersi la responsabilità di un voto contro la loro stessa giunta.
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