Qualcuno a sinistra sperava che il Dpcm avrebbe fermato la tradizionale commemorazione che ormai da vent’anni ha luogo a Bolzano in ricordo dei martiri delle foibe. Ma i riti sacri non si possono interrompere e ieri, dinnanzi alle ombre dei nostri caduti, siamo tornati ad urlare ad unisono e a squarciagola quel “Presente” che ci ricongiunge ai nostri padri, per rinnovare il giuramento di non dimenticare il sacrificio dei martiri del nostro popolo.
Bolzano, 11 febbraio – In occasione del Giorno del Ricordo per i martiri delle foibe, anche quest’anno CasaPound Italia ha ricordato a Bolzano il sacrificio di migliaia di connazionali che hanno pagato con la stessa vita l’orgoglio di essere italiani.
Nel pomeriggio di ieri, 10 febbraio, i militanti di Cpi hanno deposto un mazzo di rose in onore di Norma Cossetto, giovane studentessa istriana selvaggiamente e ripetutamente violentata prima di essere massacrata e gettata in una foiba da un branco di partigiani comunisti jugoslavi.
Dinnanzi alla stele carsica dedicata agli esuli giuliano-dalmati, sulle passeggiate di via Fiume, in serata oltre una cinquantina di persone, ben distanziate tra loro in osservanza alle misure imposte dal Dpcm provinciale, hanno commemorato i martiri delle foibe ricordandone il sacrificio con la lettura di alcune testimonianze dell’epoca. “Testimonianze reali dei superstiti e dei documenti degli Archivi di Stato che – hanno sottolineato gli organizzatori – smentiscono le falsificazioni negazioniste dei nostalgici del comunismo che in queste ore, dall’ANPI a una certa sinistra, strillano contro la memoria di una delle pagine più tragiche e buie della storia d’Italia”. I partecipanti hanno osservato un minuto di silenzio deponendo una corona di alloro ai piedi della stele.
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