Il 10 gennaio del 49 a.C., impegnato in Gallia per la grandezza di Roma, Giulio Cesare venne bandito dalla sua amata Patria e giudicato “nemico della Repubblica”.
Al leggendario condottiero fu dunque impedito di attraversare i confini per ricongiungersi con il resto del proprio popolo.
Il grande Cesare però, in virtù dei suoi diritti di Cittadino romano e non disposto a sottostare alle ingiuste imposizioni dei governanti, oltrepassò ugualmente il Rubicone con i suoi legionari pronunciando la fatidica frase:
“Alea iacta est – il dado è tratto”.
Sfidando la sorte e i tiranni che sfruttavano la Repubblica per i propri interessi, con un primo passo verso il futuro, in una sola rivoluzionaria azione che incendiò la storia, Cesare vinse liberando sè stesso e la Patria, mettendone in fuga gli usurpatori e ristabilendo quell’ordine che fonderà poi un impero.
Oggi, a distanza di oltre duemila anni, i governanti della Terra sono riusciti a dividere nettamente il popolo confinandone la parte più scomoda per il raggiungimento dei propri interessi.
Per quanto possa risultare difficile, oggi dobbiamo tornare a varcare i loro confini riprendendo le redini della nostra nazione.
Il Rubicone è alle porte di ogni regione, rotaia, o locanda. Ma soprattutto alle porte di noi stessi e della nostra volontà.
Coraggio; basta un passo.
Un primo passo tutti assieme.
Alea iacta est!
Andrea Bonazza
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